Regia di Marcus Raboy vedi scheda film
Un'ora di monologo comico di Whitney Cummings, che espone il suo punto di vista sull'odierno femminismo e... sui sex robots.
Dalle avances esplicite non richieste alla finta cavalleria realmente finalizzata all’accoppiamento, la comica americana Whitney Cummings mette alla gogna i più radicati atteggiamenti maschilisti che ancora oggi si verificano nella nostra società, decidendo di non volersi più arrabbiare per questo tipo di cose, ma di volerci ridere sopra. In un’ora di spettacolo le problematiche citate sono le più disparate e, oltre alla morale, le risate sono garantite; ad esempio il monologo punta il dito contro la disparità dei nomignoli affibbiati a maschi e femmine: se per i primi sono ‘promozioni di grado’ come capo o boss, per le seconde generalmente sono… dessert: zucchero, miele (honey, comunemente usato in inglese) e via dicendo. Ma non solo di cose frivole si parla, naturalmente, e con un ritmo sempre altissimo la comica passa nella seconda parte dello spettacolo a parlare di sex robots, mostrando al pubblico orgogliosamente l’esemplare che si è fatta costruire a sua immagine e somiglianza, per interagire quindi con esso in maniera esilarante. Can I touch it? è una produzione Netflix della durata di un’ora tonda, titoli di coda inclusi. 6/10.
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