Trama
Marzo 1982. Primo Levi, scrittore piemontese, passeggia in montagna quando si sloga una caviglia. È da solo, ferito, sull'orlo di un precipizio. Viene salvato da un uomo misterioso, che lo porta con sé nella sua baita, gli fascia la caviglia e gli dà ospitalità. È a lui che Levi racconta la sua storia: l'infanzia a Torino, la scuola, le leggi razziali e la breve parentesi nella Resistenza fino all'arresto avvenuto il 13 dicembre del 1943, con la decisione di dichiararsi ebreo piuttosto che partigiano ed evitare così di essere fucilato. Primo Levi viene prima internato nel Campo di Fossoli, poi deportato ad Auschwitz il 22 febbraio del 1944, dove rimarrà fino al 1945. Quando torna a Torino, lo scrittore sente il bisogno di raccontare ciò che è accaduto ad Auschwitz e negli altri campi di concentramento nel libro Se questo è un uomo. L'opera, respinta dalla Einaudi, viene pubblicata da un piccolo editore e vende solo mille copie, ma riceve la bella recensione di Italo Calvino. Levi resta uno scrittore della domenica fino al 1956, quando il libro viene ripubblicato dall'Einaudi diventando un successo internazionale. E mentre racconta la sua vita, Levi scopre l'identità del suo misterioso interlocutore.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Con Questo è un uomo abbiamo voluto dare il nostro contributo alla conservazione della memoria storica di una tragedia che non può e non deve essere dimenticata, celebrando al contempo uno dei principali scrittori del Novecento italiano ed europeo: Primo Levi.
Abbiamo voluto, di comune accordo tra regia e autori, inserire il racconto all'interno di una cornice narrativa all'apparenza insolita, come la montagna, che rappresenta però una delle cose più amate dallo scrittore, volendo sottolineare l'intenzione di raccontare aspetti inediti della vita di Primo Levi. Attraverso l'uso delle immagini di repertorio, interviste e ricostruzione narrativa attraverso la fiction, abbiamo voluto mostrare invece ciò che ha significato la deportazione ad Auschwitz, il ritorno a casa, i tentativi di ricominciare un’esistenza ordinaria con il suo lavoro di chimico e l’inizio del suo lungo e travagliato percorso per pubblicare Se questo è un uomo, a testimonianza di quanto fosse difficile, nell'Europa dell'immediato dopoguerra, parlare della Shoah.
Tutto questo, come anticipato, lo abbiamo voluto inserire nella cornice narrativa che costituisce il fulcro drammaturgico e simbolico attraverso cui riproporre le principali tappe che hanno fatto di Levi non solo un testimone privilegiato della Shoah ma anche, e soprattutto, il grande scrittore che abbiamo tanto amato e che continuiamo ad amare".
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Commenti (2) vedi tutti
Sono grande estimatrice di Primo Levi, come scrittore e come uomo. Questo docufilm me lo ha fatto conoscere ancora meglio, grazie anche ai brani di sue interviste reali. Il film è fatto molto bene e ben interpretato da Thomas Trabacchi
commento di Artemisia1593Commento anomalo questo che scrissi il 1° febbraio scorso, solo due link per non dimenticare Primo Levi: https://www.youtube.com/watch?v=NnUb5DUV6FY nonchè (pochi minuti) https://www.youtube.com/watch?v=z_AAEGjk7KE (ad oggi il film, del 2021, ha 7 voti e nessuna recensione; bisognerà tornarci sopra).
commento di cherubino