Regia di Henry Joost, Ariel Schulman vedi scheda film
New Orleans: per le strade si diffonde la voce di una misteriosa pillola che scatena super poteri diversi a seconda di chi la prende. Pfui!!! Quando Netflix si decidera' ad offrirci spettacoli decenti con attori decenti e plausibilmente non neri, brutti, sporchi e cattivi, anche adolescienziali che fanno letteralmente ribrezzo, schifo e producono il voltastomaco??? Possibile che non sussistano spettacoli, non dico capolavori, ma almeno accettabili con trame, attori (non necessariamente di colore) e scenografie degne di questo nome???
Se la programmazione continuera' di questo passo, mi vedro' costretto a recedere dal contratto e ben gli sta.
Dopo una ventina di minuti e non aver capito una mazza del contenuto di tale pseudo-film, ho spento il televisore. La durata per gli idioti che avranno la pazienza di vederlo per intiero e' di quasi due ore. Uno spettacolo da gettare nel cesso e dimenticare di averlo veduto anche solo per pochi istanti. Un solo disappunto: tra gli attori neri, abbiamo riconosciuto tale Jamie Fox, il quale interpreto' Django nel film omonimo ''Django Unchained'' del 2012; ma quel film fu diretto da un certo Quentin Tarantino, sicche' la prova di Fox fu piu' che apprezzabile. Qui, invece, con registi scadenti e poco conosciuti anche la prova di un superman rischierebbe un totale fallimento recitativo.
Nient' altro da aggiungere.
Film: Project Power; genere: fantascienza (?); durata: 1 ora e 53 minuti; regia di: Henry Joost; Ariel Schulman, con Jamie Fox, piu' altri figuranti, brutti persino nell' aspetto e sotto il profilo igienico. Giudizio: inqualificabile.
Voto: 1; produzione: USA.
Recensione di Mario Grippo, Milano del 16 agosto 2020.
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