Regia di Bruce Beresford vedi scheda film
Lenny (Diane Keaton), Meg (Jessica Lange) e Babe (Sissy Spacek) sono tre sorelle sulla quarantina che si ritrovano, a distanza di tempo, nella casa in cui tutte vivevano un tempo, a Hazlehurst nel Mississippi.
La prima è una zitella frustrata che si prende cura del nonno ormai morente (Hurd Hutfield), Meg, la più attraente, è una cantante mancata e una mangiauomini, mentre Babe è appena uscita di prigione ed è in custodia per aver sparato al marito (Beeson Carroll) che l'aveva sorpresa con un ragazzo di colore.
Con 'Crimini del cuore' Bruce Beresford si dimostra a suo agio con un soggetto tratto dalla commedia, premiata con il Pulitzer, di Beth Henley e dalla medesima scritta per il cinema, ambientata nel Sud rurale degli States, evitando la verbosità e la staticità tipiche di tanti film basati su play - commedie o tragedie che siano - e stemperando con ironia quei momenti che parrebbero più adatti a una deriva sentimentaleggiante.
Vedasi la notizia del nonno in coma, che sfocia in una risata contagiosa tra le tre donne e ancor più i maldestri tentativi di Babe di suicidarsi, che si concludono con un nulla di fatto.
Ciò che, a mio avviso, non funziona benissimo sono i personaggi stessi, i quali non hanno una benché minima evoluzione nel corso della narrazione, rimanendo sostanzialmente i medesimi dall'inizio alla fine, in pratica donne mature che si comportano ancora come delle adolescenti. Questo non intacca l'alto livello recitativo del trio di affiatate protagoniste, impegnate in una gara di bravura dove nessuna esce vincente, in quanto tutte altrettanto da lodare, anche se la critica ha acclamato quasi all'unanimità solo la prova di Sissy Spacek.
Da rivedere in lingua originale.
Voto: 7.
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