Regia di Bruce Beresford vedi scheda film
Classico film costruito sui personaggi più che sulla storia, è l’adattamento di un testo teatrale di grande fortuna presso il pubblico dell’epoca che trasferisce con fedeltà la materia senza tanti fronzoli e con relativamente poca azione. Ben poco accade fuori dal set domestico-teatrale e quel poco non aggiunge molto alla storia delle tre sorelle ricongiunte nella casa familiare perché una di loro ha tentato di uccidere il marito. Al di là della diligenza della regia pulita e ordinata di Bruce Beresford, poco interessa questa commedia drammatica sulle piccole disfunzioni della provincia americana, tutta segreti e bugie, repressioni e imposizioni, orgogli e pregiudizi se non per le prove delle tre stelle in campo.
Se non altro è un’occasione per apprezzare il talento eclettico di Diane Keaton, Jessica Lange e Sissy Spacek, tre degli Oscar più meritati di sempre, qui comunque non al meglio e lasciate troppo a briglia sciolta (esagerata Keaton alle prese con un personaggio fondamentalmente bipolare; svagata Lange nei panni più convenzionali della presunta figliol prodiga di ritorno; esaltata Spacek nel ruolo della sorella più impulsiva e fragile) e ben felici di recitare in una pellicola che non è altro che un film d’attrici. Il resto, confezione elegante e suadente a parte, conta poco.
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