Regia di Ryan Kruger vedi scheda film
TORINO FILM FESTIVAL 38 - LA STANZA DI ROL
Fried Barry, tossicomane incallito e senza soluzione, nonché marito e presunto padre di un marmocchio che, a suo dire, nemmeno gli assomiglia, trascorre le sue giornate girovagando tra i locali, a farsi e a bere superalcolici fino a sfinire.
A poco serve l'azione di una moglie che, evidentemente, riesce a trovare in lui quel residuo di umanità che possa ancora permettergli di ricoprire il ruolo di marito e padre.
Dopo l'ennesima fuga da casa, Barry viene travolto da una luce misteriosa che dal cielo lo cattura, sollevandolo e sottoponendolo ad una sorta di esame scandagliato da parte di quelle che solo noi - o comunque non erto lo strafatto Barry - riconosciamo come esseri alieni.
Che evidentemente risultano soddisfatti della cavia appena trovata, tanto da riportarla sul luogo del "rapimento", per fargli proseguire la sua notte brava alla ricerca di esperienze e sballi, istruttivi per le forze extraterrestri che ormai albergano dentro di lui.
Sarà una notte ancora più folle ed esclusiva delle precedenti, già sballate e off limits di per loro, ove l'uomo, dallo sguardo perennemente assente ma anche allarmato, stranito, confuso come una corretta mediazione tra il Bad Boy Bubby di Rolf De Herr e il Christopher Lloyd-scienziato folle di Ritorno al futuro, si dimostrerà in grado di fare cose strane, a lui come a chi avrà occasione di incontrare, con coloro con cui dovrà interagire, copulare, sballarsi; non sempre facendo del male a costoro, ma quasi sempre traendone emozioni e piaceri esclusivi, forse condivisi col mondo alieno che da poco tempo l'uomo si pregia di ospitare in sé.
Divertente già nel suo bigotto incipit in cui un azzimato individuo mette in guardia i minori contro i pericoli a cui si può andare incontro proseguendo la visione da minori, il film sporco e trucido di Ryan Kruger è il tipico film da guardare in compagnia, per la capacità che ha lo stesso di suscitare divertimento e risate contagiose, grazie anche o soprattutto al suo allucinato protagonista, interpretato forse da un vero alieno come appare l'attore scapigliato e dallo sguardo perennemente altrove Gary Green.
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