Regia di Luigi Cozzi vedi scheda film
La portiera di un condominio romano è malata: manda sua figlia, ingenua provincialotta, a sostituirla. Nel palazzo risiedono solo mentecatti e pervertiti, naturalmente, e la ragazza faticherà non poco per sfuggire alle follie e alle avances dei vari condòmini.
Come Luigi Cozzi, amante dell'horror e della fantascienza, sia arrivato a dirigere questa insulsa commediola scollacciata, è un po' un mistero. Che si infittisce notando la sua firma anche in sceneggiatura, cosa che dimostra che non si tratta di un evento casuale, anzi: Cozzi ci ha messo pure del suo. Ma il risultato non è poi tanto distante - nel senso che non lo è affatto - dalla media dei prodottini alimentari analoghi che in quegli anni venivano sfornati a palate, sfruttando la caduta del velo censorio sul grande schermo. La protagonista è la quasi esordiente Irene Miracle, un po' insipida e neppure particolarmente pettoruta: pur non stonando, non garantisce però la verve o le forme di una Guida o di una Fenech; nel resto del cast invece i nomi sono assolutamente apprezzabili: Mario Carotenuto, Giorgio Bracardi, Enzo Garinei, Erika Blanc, Francesca Romana Coluzzi, Daniela Giordano sono i principali. Buon lavoro anche di Manuel De Sica, autore della colonna sonora. Inutile soffermarsi sui blandi contenuti della pellicola, un insieme di scenette sexy (e nemmeno troppo) sconclusionato, con battute risibili da bar e caratterizzazioni da barzelletta. 2/10.
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