Trama
Il documentario è un "viaggio" lungo l'Italia cadenzato dal ritmo dei treni espressi a lunga percorrenza, da tempo abbandonati ad un destino di lento degrado, che attraversano la penisola da sud a nord e viceversa, in un percorso che va dalla notte al mattino. Una carrellata di paesaggi, architetture, volti, dialetti e voci, vite che si mescolano in un corpo unico a bordo dei treni. All'interno degli scompartimenti spogli si intrecciano le vite di passeggeri che spesso parlano lingue diverse e portano con sé storie lontane. Si tratta per lo più di pendolari in viaggio verso il nord, giovani, stranieri, impiegati in lavori precari, abituati a percorrere lunghe distanze utilizzando il più modesto ed accessibile fra i mezzi di trasporto. Fuori, oltre i finestrini sporchi e appannati, si susseguono paesaggi a volte dolorosamente segnati dall'intervento dell’uomo, a volte intatti nella loro prepotente bellezza. Dentro, il tempo è scandito solo dal variare della luce che illumina gli stretti corridoi e svela volti spesso stanchi e assorti. Rinchiusa in uno spazio che è luogo d'incontro e di solitudine, la vita di chi viaggia appare come sospesa, in un tempo fuori dall'esistenza in cui tutto sembra ancora possibile, in una tensione continua tra passato e futuro, tra ciò che è stato e ciò che ha da venire.
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