Regia di Daniele Misischia vedi scheda film
Bello, creativo, intrigante, divertente. Una macchina del tempo perfetta. Da vedere.
Sono andata a vedere al cinema "Il mostro della cripta", regia di Daniele Misischia, da un'idea dei Manetti Bros.
Se avete vissuto la vostra giovinezza negli anni '80, non potete non andarlo a vedere.
Già dopo circa il primo quarto d'ora del film siete perfettamente teletrasportati nel 1988.
Le scene sono talmente curate nei particolari che appartengono a quel periodo, che non solo "vi sbloccherà un ricordo", e più di uno, come si usa dire ora, ma dimenticherete che oltre la porta del cinema c'è il 2021. Vedrete così oggetti a voi cari come il walkman, la bici da cross, il calcetto (o biliardino), i mitici Ciao Piaggio e Garelli, le vhs, i dischi in vinile, il poster di Simon Le Bon dei Duran Duran, le autoradio con cassetta, la cabina e il telefono a gettoni.
La musica.
Da Guccini a Sabrina Salerno ad Alan Sorrenti a Blue Oyster Cult, vi troverete senza accorgervene a canticchiare con la mente... Ok, siete già dentro, dite la verità ???? L'abbigliamento (curato da Ginevra De Carolis). Il jeans col risvoltino, le calzette corte e le calze nere a rete per le ragazze, la bigiotteria vistosa, i capelli cotonati, il trucco e lo stile inconfondibile di Madonna in Like a virgin e Crazy for you, un piccolo accenno ai "paninari" e il look giubbotto jeans e scarpe da ginnastica che hanno fatto storia.
I riferimenti sono ovunque, ovviamente anche nei dialoghi, con battute e citazioni riferite a film e serie di quel tempo.
E arriviamo alla storia.
Ambientata a Bobbio, vicino Piacenza, è scorrevole, divertente, intrigante. Personaggi come la famiglia Valmont, tutti, nessuno escluso, e l'agente di polizia, sono dei gioiellini. Poi vabbè il mostro c'è ... Ma su questo non dico nulla, dovrete vederlo voi ????
Gli effetti speciali e i trucchi (Sergio Stivaletti e Carla Martino) sono orribili... cioè, bellissimi... no orribili. Vi dico solo che in più di una scena ho abbassato lo sguardo, tanto sono realistici ???? Tutto il film è un salto indietro di 40 anni quindi non troverete né interventi photoshop né creati al pc. Tutto è stato realizzato alla vecchia maniera, quando Dario Argento faceva scuola nei film horror.
Per finire, ma non ultimi, i protagonisti. Accanto a Lillo, in un ruolo comico ma diverso dal solito, ci sono attori giovani ma già sufficientemente smaliziati davanti alla telecamera. Disinvolti, espressivi, divertenti, coinvolti, si fanno spalla a vicenda reggendo tutta la storia. Senza dimenticare il cameo di Ludovico Girardello.
Quindi per concludere: un film da vedere, per chi vuole passare 2 ore in un'altra epoca, in una storia avvincente, per chi vuole ricordare, e per chi, essendo nato dopo, è estraneo a quel mondo.
Una chicca che emerge nel panorama cinematografico attuale. E, dettaglio prezioso, un film tutto italiano. (Irene Bolognesi)
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