Regia di Alain Robbe-Grillet vedi scheda film
Robbe-Grillet gioca palesemente con i materiali filmici, usa a pretesto una vicenda ingarbugliata setacciando il tragitto di notevoli implicazioni ironiche, non si cura della plausibilità o della precisione dei risultati narrativi ma inceppa il meccanismo facendo intervenire i personaggi nello svolgimento della finzione, spezzando e variando a volte alcune scene o microsequenze, ma contrastando anche con sezioni dai tempi sospesi o dal carattere meramente voyeuristico. 6 1/2
Giochi di montaggio anche nella colonna sonora curata da Michel Fano, con brevi o brevissimi inserti di Giuseppe Verdi.
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