Il banchiere De Saxe, ricattato per il sequestro non ancora avvenuto della figlia Caroline, ascolta il consiglio di un componente della banda e la nasconde in un pensionato di lusso. Girovagando per le sale la ragazza scopre di essere prigioniera di una casa di appuntamento di lusso dove sono rinchiuse giovani donne sequestrate. Nel frattempo il banchiere si mette in contatto con il commissario Laurent perché tenda una trappola ai rapitori.
Note
L'inventore del "nouveau roman" e fondatore dell'"ècole du regard" ci consegna un'opera minore con tutti i crismi della sua scuola. Peccato che lo sguardo si trasformi, in questo caso, in voyeurismo.
Uno dei film più cervellotici di Alain Robbe - Grillet con i protagonisti che si rivolgono alla telecamera per dire la loro sulla trama, con Trintignant che interpreta sia un rapitore che un commissario (ma c’è un rapimento oppure no?), le solite donne nude e il sesso malato (provocatorio?), le apparizioni e le sparizioni.
Robbe-Grillet gioca palesemente con i materiali filmici, usa a pretesto una vicenda ingarbugliata setacciando il tragitto di notevoli implicazioni ironiche, non si cura della plausibilità o della precisione dei risultati narrativi ma inceppa il meccanismo facendo intervenire i personaggi nello svolgimento della finzione, spezzando e variando a volte alcune scene o microsequenze, ma contrastando… leggi tutto
I film di Grillet seguono come sempre una loro logica che per lo spettatore diventa sempre un vero puzzle, molto districato.Pero' questa pellicola diventa gradevole perche' certe soluzioni sono spiegate durante la visione del film tra situazioni vagamente incestuose o scene dolcemente sado-maso.Molti nudi femminili integrali. leggi tutto
L’Enciclopedia del Cinema De Agostini con suoi 10 volumi dedica al regista Alain Robbe - Grillet solo una decina di righe (magari un po’ poco) mentre la Casa del Cinema di Roma, che è una struttura…
I film di Grillet seguono come sempre una loro logica che per lo spettatore diventa sempre un vero puzzle, molto districato.Pero' questa pellicola diventa gradevole perche' certe soluzioni sono spiegate durante la visione del film tra situazioni vagamente incestuose o scene dolcemente sado-maso.Molti nudi femminili integrali.
Robbe-Grillet gioca palesemente con i materiali filmici, usa a pretesto una vicenda ingarbugliata setacciando il tragitto di notevoli implicazioni ironiche, non si cura della plausibilità o della precisione dei risultati narrativi ma inceppa il meccanismo facendo intervenire i personaggi nello svolgimento della finzione, spezzando e variando a volte alcune scene o microsequenze, ma contrastando…
Decisamente un periodo tragico quello che stiamo attraversando (sarebbero molti gli aspetti che potrebbero condurre a questa considerazione, ma io mi riferisco al numero impressionante di decessi anche "fondamentali"…
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Commenti (4) vedi tutti
Poca logica...ma un piacere per gli occhi...
leggi la recensione completa di ezioFilm di Robbe-Grillet più ordinario e pure un po' noiosetto rispetto ad esempio al visionario "Glissements progressifs du plaisir".
commento di moviemanUno dei film più cervellotici di Alain Robbe - Grillet con i protagonisti che si rivolgono alla telecamera per dire la loro sulla trama, con Trintignant che interpreta sia un rapitore che un commissario (ma c’è un rapimento oppure no?), le solite donne nude e il sesso malato (provocatorio?), le apparizioni e le sparizioni.
commento di marco biIl film più brutto che ho visto in vita mia!!!
commento di Tom Bishop