Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Quattro episodi. Imbarazzante quello napoletano, affidato a Nino D'Angelo, brutto quello romano con lo scontro tra il laziale De Sica e l'interista Iacchetti. Discreto l'episodio milanese che ripropone l'incontro, già visto in "Fratelli d'Italia", tra il milanista Boldi (qui battezzato addirittura con il nome di Silvio Galliani!) e il duo romanista Mattioli - Bernabucci. Il migliore è l'episodio con Abatantuono che con Zebrone replica un personaggio già presentato nell'ormai mitico "Eccezziunale... veramente". Il ritorno al surreale grammelot terrunciellesco giova ad Abatantuono, che sembra avere ormai esaurito la sua seconda carriera, quella "seria", e si può rifugiare nel suo personaggio storico, in questo momento di pieno revival anni ottanta. Da dimenticare le apparizioni di Baresi e Maradona nella parte di sé stessi, goffissimi; sorprendentemente valida, invece, quella di Maurizio Mosca, impegnato in un esilarante dialogo telefonico - televisivo con Boldi. Non c'è molto da dire: si tratta di un film dalle modeste pretese, che grazie a qualche gag riuscita si può guardare con sufficiente divertimento.
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