Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Demenziale come da aspettativa, ma stavolta mi è sembrato un po' meglio dei soliti film di Parenti (forse perchè a me il calcio piace). Infatti, grazie ai riferimenti alle partite di calcio, l'ho trovato divertente in ogni suo aspetto, e tutti gli interpreti mi sono sembrati bravi a far ridere, anche se il migliore resta inevitabilmente Massimo Boldi: più di una volta fa crepare dalle risate. Insomma, non un gran film, ma non posso certo dire di aver passato una serata triste...
Praticamente inesistente, però è carina (nonostante sia tipica di Parenti) l'idea di intrecciare le storie dei protagonisti tifosi delle principali squadre di calcio italiane...
Non si può dare importanza alle musiche quando si è impegnati a ridere. Infatti non sono grandi musiche...
Direi niente: in fin dei conti non ho fatto che ridere, ed è questo lo scopo principale di film del genere...
Stavolta mi è piaciuto più del solito, anche perchè il suo ruolo prevede un continuo scontro con l'interista Iacchetti, e quello che ne nasce è esilarante. Meglio che in altri film, quindi, ma stiamo sempre parlando di un personaggio, e non di un attore, oltre che di una persona (con tutto il rispetto) che è diventata qualcuno nel mondo dello spettacolo italiano solo grazie al padre...
Continuo a non sopportare il suo modo di recitare ed il suo stile verbale, ma anche lui mi ha fatto ridere più del solito. Peccato solo che gli sia toccato il ruolo dello juventino, proprio a lui che è milanista...
Forte! E' stato anche lui molto divertente. Eppoi, ho un occhio di riguardo verso di lui, in quanto è un interista sfegatato e - specialmente in questo film - un instancabile sostenitore del Fenomeno Ronaldo! Grande Enzino!
Forse il meno comico di tutti, ma insostituibile nel ruolo del ladruncolo napoletano che ha come idolo Diego Armando Maradona. Divertentissima, a questo proposito, la scena in cui saluta i quattro figli - due maschi e due femmine - chiamandoli per nome: i bambini si chiamano infatti Diego, Armando, Mara e Dona (Donatella). Troppo forte!
Il meglio del meglio! Non si può riuscire a non ridere quando lo si guarda. Non è un comico: è la comicità in persona. Ha un modo tale di esprimersi e di fare strane espressioni che è davvero un’impresa restare seri. In più di un'occasione ho riso veramente troppo, non ce la facevo più. Ad esempio quando i due romanisti lo vogliono portare a Roma e lui, avendo ormai perso la schedina miliardaria, dice con impeto al conducente dell'auto: "Ma che cazzo me ne frega?". Non è nulla di speciale, ma Boldi lo dice in un modo così unico che anche una frase così banale fa sbellicare. Un mito!!!
Soliti livelli: profeta della demenzialità italiana e costruttore di film che sembrano collage di sketches separati; il tutto condito con uno stile quasi da soap opera... Comunque conosce i suoi attori (perchè sono sempre quelli) e riesce sempre a trovare il modo di esaltarne le doti comiche, specialmente attraverso lo sfruttamento di un apposito stile di espressione verbale...
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