Regia di Peter Kassovitz vedi scheda film
VOTO : 6.
Mi aspettavo decisamente di più da questo film, perché il tema è/era di attualità e lo sarà per sempre almeno a livello di cultura, ma a livello cinematografico era uscito nel periodo (anzi subito dopo …) dei grandi successi di pubblico e di critica ottenuti da “La vita è bella” e “Train de vie”.
Il risultato mi sembra nettamente inferiore ai due sopracitati film, il “menestrello” Robin Williams è la scelta migliore che potessero attuare gli americani, ma Benigni era proprio un’altra cosa.
Jakob (Robin Williams) vive in un ghetto polacco e, dopo aver rischiato l’arresto, mentre comunque molti suoi compagni sono già stati spediti nei campi di concentramento, comincia ad inventare notizie (questo dopo aver saputo che l’armata rossa stava recuperando posizioni sui tedeschi, siamo verso la fine del conflitto), fingendosi possessore di una radio.
In questo modo riesce a dare una speranza per il futuro a chi condivide con lui una situazione terribile, destinata a portare verso morte certa.
Belle le intenzioni, ma meno intrigante il risultato, un po’ troppo edulcorato, non tanto per il fatto di aver trattato un tema complicato utilizzando un punto di vista più leggero, ma più che altro per il fatto che lo stesso funziona solo a momenti (Williams è bravo, ma non trova l’equilibrio “favolistico” di Benigni).
Intendiamoci il film riesce ad essere spesso divertente e (solo) ogni tanto a mostrare la realtà più dura.
Ecco, secondo me, il nostro Roberto ha fatto una cosa sicuramente similare, ma si è incuneato assai di più nella parte più buia (i campi di concentramento), riuscendo ad essere molto più divertente e terribilmente più commuovente (la sua era molto più una favola, con tutti i dovuti distinguo).
Ovviamente è il mio punto di vista, il film rimane comunque un prodotto piacevole, confezionato con discreto stile, in grado di coinvolgere (almeno in maniera parziale) per cui si può vedere tranquillamente e sentirsi appagati..
Pienamente sufficiente, ma “La vita è bella” è proprio un’altra cosa.
VOTO : 6.
Regia un pò troppo timida.
Ordinato, ma poco incisivo.
VOTO : 6,5.
Bravo e convinto, forse fa un pò troppo il protagonista.
VOTO : 6++.
Soddisfacente.
VOTO : 6++.
Sempre piacevole da vedere.
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