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Blade

Regia di Stephen Norrington vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Blade

di DeathCross
6 stelle

Recensione breve su un film 'minore' rispetto agli ultimi da me recensiti. Spero possa risultare comunque godibile.

 

Cinecomic action-horror dove il regista Norrington svolge con diligenza ma senza troppa Arte il suo lavoro.

Il risultato è tamarro quanto "The League of Extraordinary Gentlemen", ma in questo caso il risultato è sensibilmente migliore: il divertimento non manca, le scene d'azione sono ben costruite sia nelle coreografie sia nella resa cinematografica e alcune scene risultano piuttosto interessanti nella costruzione, come le sequenza velocizzate all'inizio o Blade nel sarcofago, per non parlare del memorabile bagno di sangue nella discoteca.

Non mancano nemmeno sequenze ai limiti del trash, specialmente a causa degli effetti digitali (assai male invecchiati), ma nel complesso non possiamo dire di trovarci di fronte ad un brutto film. Degno di nota il sottotesto "ribelle", probabile eredità dei fumetti da cui il film è tratto, che mette in luce il volto autentico del sistema poliziesco, ovvero un semplice braccio armato del potere (simboleggiato qui dalla casta dei vampiri).

Il cast è funzionale: Snipes non è (qui) un grande attore ma riesce a rendere simpatico il suo personaggio; il villain di Dorff si rivela, a distanza di tempo, il tipico cattivo belloccio ma, durante la visione, riesce ad essere 'credibile' agli occhi del pubblico. Udo Kier si fa notare per la sua presenza (anche se evidentemente sottotono) ma è Kris Kristofferson (immortale Billy the Kid nel capolavoro di Peckinpah) il Vero Punto Forte del Cast: il suo Whistler, mentore umano di Blade, cattura in toto l'empatia del pubblico e la sua morte (apparente, per fortuna) quasi commuove.

La colonna sonora è troppo discotecara per i miei gusti, ma riesce a non essere invasiva.

Il finale è un po' moscio e danneggiato dall'eccesso di effetti digitali mal invecchiati, ma i costumi e il look delle creature (in particolare il ripugnante vampiro assai obeso) è alquanto intrigante. Ben costruita la sceneggiatura.

 

Dunque, questo primo capitolo della trilogia è un filmetto simpatico e divertente che punta quasi esclusivamente ad intrattenere per due orette il grande pubblico, che non presenta peròuna spiccata personalità artistica  e non riesce a sedimentarsi significamente nella memoria.

Il sequel di del Toro riprenderà gli aspetti migliori di questo primo capitolo aggiungendo però quel tocco Personale e Visionario che fa la differenza tra un prodotto usa-e-getta carino e un'opera artistica, anche se d'intrattenimento.

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