Regia di Stephen Norrington vedi scheda film
Avrebbe potuto essere una vera schifezza questo primo Blade (l’ultimo - fino al 1998 ovviamente - ritrovato della “scienza” cinematografica in materia di vampiri e affini).
Invece non è così: alcune scene (o delle trovate) quantomeno curiose (certamente azzeccate) valgono, infatti, a negargli la bocciatura:
- l’iniziale innaffiamento - al ritmo d’un martellante tunz-tunz - in una discoteca moolto esclusiva;
- l’uso (forse per la 1° volta) della tecnica del bullet time (resa famosa da Matrix);
- la sorte delle mani di Quinn (vampiro un po’ pasticcione);
- la fossa del “non-morto”di cui fa esperienza la bella Dr.Jenson;
- la morte deformante - alla Ken Shiro - di alcuni cattivoni;
- la madre del protagonista che se la fa con…(meglio non rovinare la sorpresa).
Nulla per cui sarebbe valso realizzare un seguito - sia chiaro - ma, visto l’ottimo successo ottenuto, era inevitabile che si facesse il bis (a poi anche il tris).
Film (questi ultimi) la cui visione, però, avrò premura di evitare.
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