Regia di Simon West vedi scheda film
«Esistono tre modi di fare una cosa: quello giusto, quello sbagliato e quello dell’esercito». È una delle battute migliori del film, anche se non è originalissima e con alcune varianti compare in altri dialoghi e in altre storie. Parole che sono ancore ideologiche e certezze affettive da gettare, con qualche nervosismo, nei fondali bassi delle famiglie o delle istituzioni. Il regista Simon West (“Con Air”), forte di un bestseller che ha costruito il traliccio narrativo della vicenda, si impegna a superare la prova scritta e orale del filone: uomo di saldi principi smaschera corrotti, corruttori, ipocrisie e violenze dell’esercito americano. Il sottufficiale Paul Brenner, investigatore criminale dell’esercito, viene incaricato di indagare sulla morte violenta del capitano Elisabeth, figlia del generale Campbell. Omertà, Edipo, masochismo, stupro, onore, maschilismo nelle Accademie, disciplina, ordini, menzogne, videofilia, fedeltà, amori repressi e inespressi. Tutto il repertorio tematico del genere “stellette amare e insanguinate” è snocciolato con zelo e con i dovuti aggiustamenti. Il cast è interessante, ma gli attori sono utilizzati male e la regia è più disinvolta nelle scene d’azione che in quelle di parola.
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