Regia di Michel Ocelot vedi scheda film
A una prima occhiata, il tratto naif e l'andamento da favoletta per bambini sortiscono un effetto quasi irritante, ma piano piano si è irretiti dalla magia creata dall'irresistibile curiosità e dall'invincibile testardaggine del piccolo Kirikù. E dopo le mille peripezie vissute dal minuscolo ma intelligentissimo bambino, protagonista di un'avventura di formazione nella quale egli sa trarre profitto dai propri errori, si riesce ad accettare anche un finale posticcio, che non ha niente della favola africana che ci è stata fin lì raccontata. A Kirikù, a quel punto, così come facciamo con Pinocchio, si perdona tutto, perfino di crescere.
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