Regia di Michel Ocelot vedi scheda film
Seneca diceva che la crudeltà nasce dalla debolezza. Nulla di più appropriato potrebbe descrivere questo film d'animazione di origine africana, che racconta come il piccolo Kirikù riesca a trasformare la crudele strega Karabà, afflitta da un dolore tremendo causato da una spina sulla schiena, in una persona normale, a dispetto delle leggende costruite nel piccolo villaggio di Kirikù sul conto della strega. Tecnicamente misero se non inguardabile, il film è stato salutato dalla critica con l'entusiasmo ideologizzato di chi deve per forza esaltare i prodotti terzomondisti. Ma il film di Ocelot è una scalcagnata fiaba dalle mille morali: quella del perdono, quella del male che nasce dal dolore, quella del pregiudizio, quella ecologista ed altre ancora. Programmaticamente pedagogico, il film rischia di fare perdere il filo anche a un poppante.
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