Regia di Donato Rotunno vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 - ALICE NELLA CITTÀ
Cosa può accomunare un anziato immigrato reso malinconico e solo da una vedovanza che lo disarma e ne decreta l'imminente, definitivo isolamento da qui alla fine, ed una ragazza inquieta di nome Leo, apprezzata dj incapace di coordinarsi e di convivere con una realtà fatta di oersone e caratteri ogni volta a lei ostili.
Un banale incidente del primo, consente ai quei due poli opposti di una società che non riesce più ad interagire in termini di rapporti umani, di aiitarsi vicendevolmente, mentre le immagini di un passato remoto dell'anziano, e del disagio del vivere contemporaneo sella ragazza, ci aiutano a comprendere e definire i caratteri inquieti di questi due personaggi assetati di rapporti umani.
L'ultima fatica del regista italiano nato in Lussemburgo tenta di giostrarsi su molte dinamiche, aprendo scorci su capitoli importanti del nostro passato come l'immigrazione e le condizioni dei lavoratori italiani migrati in centro Europa, e poi cerca di sondare animi inquieti, di giostrarsi meglio che può tra le piaghe di disagi relazionali e intimi difficili da rendere manifesti.
Renato Carpentieri è certo sicurezza di una buona riuscita interpretativa, ed infatti il suo risulta il personaggio più riuscito e apprezzabile, contornato da flash back di un passato difficile piuttosto convincenti, anche se qua e là forse un pò schematici.
Sara Serraiocco appare sempre col solito broncio, ed il male di vivere del suo certo complesso personaggio rimane più un tic, che un solido impianto caratteriale, finendo il film per risultare un pò macchinoso e irrisolto.
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