Regia di Ruben Östlund vedi scheda film
Oltre a essere in vari punti molto divertente, il film è più che un film politico e sul rapporto di forza tra ricchi e poveri (che quindi sarebbe banale e semplicistico): è dall'inizio alla fine uno sguardo, in buona parte pessimista, sulla natura umana, cioè sul desiderio di possesso e sulla lotta per la prevaricazione che sono comuni a tutti (dominati e dominanti), quotidianamente in qualsiasi situazione e a tutti i livelli, trasversalmente a tutte le classi, anche quando i rapporti di dominio si invertono e si mescolano. E l'inversione dei ruoli è mostrata come costante dall'inizio alla fine, sia nella quotidianità normale dei rapporti di coppia o individuo-individuo, sia quando diventa più generale e drammatico lo stravolgimento dei rapporti di classe. E perciò la terza parte non è di troppo, come hanno scritto molti recensori (sia in recensioni complessivamente positive sia in vere e proprie stroncature).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta