TAORMINA FILMFEST 66 - INDIEUROPEA
Una coppia di mezza età vive la crisi del proprio matrimonio ormai in stasi da anni con l'unico occhio rivolto al figlio adolescente, Umut. Un giovane intelligente, mite, colto, amante dello sport, tollerante al punto da ergersi senza indugio in aiuto di coloro che sono in difficoltà. Proprio un giorno, soccorrendo un ragazzo vittima di una ignobile azione di bullismo di gruppo, Umut viene ripreso in foto dai suoi amici di squadra di pallanuoto mentre medica il ragazzo, avvicinandoglisi col viso come a baciarlo. L'immagine, diffusa sui social, crea scalpore e indignazione soprattutto all'interno della squadra sportiva in cui il ragazzo gioca con profitto.
Al punto da indurre i suoi compagni a mettere il ragazzo ad un bivio senza uscita: o confessare la propria omosessualità celata, o uscire dalla squadra.
Il ragazzo, incredulo e sconcertato, si rifiuta di scendere a patti con la grevità ignobile che regna sovrana all'interno del suo gruppo sportivo di amici, e si dilegua fino a sparire.
Della scomparsa del giovane, si sobbarcheranno il fardello doloroso, anzi straziante, i due genitori, che nella disgrazia della situazione riusciranno almeno a ritrovare la forza di comprendere la disfatta della loro unione, trovandosi costretti ad unire le forze per far fronte ad una verità che più angosciante non si potrebbe.
E' un bel film straziante e lucido questo Not knowing, che forza due adulti professionalmente ed economicamente realizzati a concentrarsi sul fallimento della propria relazione, a partire proprio dall'unico risultato concreto e positivo che essi hanno saputo produrre: un figlio sensibile e altruista che, rasentando la perfezione, mal si giostra all'interno di un mondo incancrenito dalla malignità e dalla malizia, oltre che dall'arrivismo e dall'invidia.
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