Trama
Maryam, una ragazza iraniana di 25 anni, vive a Roma e sta facendo un documentario su Anna, una donna di 40 anni che vive per strada, e che l'ha colpita per il suo modo di parlare per visioni e presagi, oltre che per l'eleganza di modi che stride con la sua condizione. Il produttore del documentario le presenta Hesam, un ragazzo di 27 anni, anche lui iraniano, e i due iniziano a lavorare insieme. Si innamorano e lui va a vivere nel piccolo monolocale di lei. Sono due anime che si sono ritrovate, che si sono riconosciute e che si sono consegnate l'una all'altra. Il senso di appartenersi diventa però, dopo non molto tempo, un confine scomodo.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Si inizia una strada intravedendo un punto d'arrivo. E come un miracolo si accoglie la felicità. Maryam e Hesam si perdono l'uno nell'altro, nel piacere dell'amore e nella prospettiva di una completezza che dovrebbe essere il senso stesso dell'unione d'anime e di corpi. Ma come per una legge ineludibile della causalità ad ogni felicità corrisponde una paura che ne mina l'esistenza... la paura di perdersi e di perdere tutto. E allora l'essenza è forse nel lasciarsi andare... la condizione di erranza di Anna ne è testimone... ed il mistero che lei si porta dietro e che Hesam e Maryam indagano è forse proprio il mistero dell'essenza. Verso la notte, come attuazione di un presagio, è la storia di un amore autentico, tra Hesam e Maryam, ma è anche la storia della rovina... o meglio, è un'indagine sulle impercettibili sfumature delle parole, dei gesti e dei silenzi, che nella storia raccontano le insicurezze dell'animo fragile ed instabile dei protagonisti, e sulla forza necessaria per trascinarsi tra le macerie ed afferrare, prima della fine, il senso residuo dell'esistenza, quella sfumatura che una volta intravista farà dire ad Anna: “Ah, ecco cosa mi mancava” e darle la serenità... Tutto gira attorno ad un documentario, quello sulla vita di Anna, e del documentario si mantengono ritmi, toni ed atmosfere nell'intero film, a rimarcare la continuità tra ciò che i ragazzi indagano e la loro stessa vita. E quindi... una macchina viva, a spalla, vicina agli attori, che li segue e li racconta nella loro verità, è la cifra stilistica delle riprese, sostenute da una fotografia cruda, di contrasti, di luci ed ombre marcate... Una voce narrante, quella di Hesam che racconta a Mehran com'è arrivato alla rovina, o all'illuminazione, e a voler vivere in un parco della periferia di Roma... un montaggio attento alle ansie, ma anche alle necessità dell'attesa e dei suoi tempi, ed ai tempi della poesia e del silenzio... Scenografie, costumi, trucchi espressivi ed evocativi nelle scelte stilistiche e cromatiche ma vissuti e reali... e una musica che sottolinei le atmosfere e le emozioni con discrezione... tutte le componenti estetiche al servizio di una riproposizione autentica, da parte degli attori, delle vicende dei personaggi".
Trailer
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Commenti (1) vedi tutti
Due giovani Irariani ( film maker) si incontrano per girare un documentario su una donna senza fissa dimora. Tre storie che si incrociano in una Roma insolita, una storia d'amore, una storia di immigrazione e una storia di presagi.
commento di matildablu