Regia di Paolo Costella vedi scheda film
Il disastroso esordio cinematografico della Gialappa’s Band si sviluppa per accumulo e per sottrazione, nel senso che ammucchia un numero quasi incalcolabile di comici e cabarettisti televisivi, mettendoli a confronto in una specie di caccia al tesoro nella quale vengono eliminati uno ad uno, come nel vecchio giochino delle sedie. Purtroppo, come s’è verificato spessissimo, il cinema è un po’ come la matematica, dove sommando una mela e una pera non si ottengono né due mele né due pere, ma pur sempre una mela ed una pera. Ed anche qui il risultato complessivo si disperde nella miriade di macchiette, alcune insipide, alcune imbarazzanti, altre addirittura fastidiose. Così, agli insulsi siparietti di Aldo, Giovanni e Giacomo, chiamati probabilmente a riempire le voragini della sceneggiatura, si aggiunge uno strabordante ed insopportabile Maurizio Crozza, mentre tra gli insignificanti elencherei soprattutto l’ex Zuzzurro Andrea Brambilla e la male utilizzata Luciana Littizzetto. Si salvano il solito Paolo Hendel e il comico napoletano Giovanni Esposito, che meriterebbe qualche occasione in più sui nostri schermi.
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