Regia di Alessandro Di Robilant vedi scheda film
Titolo ridicolo, ma anche il film non è da meno. Il tono grottesco si scontro con quello drammatico e ne esce fuori un guazzabuglio. Si è vero ci ricorda la Werthmuller prima maniera, ma ormai di 30 anni fa'. Sceneggiato dallo stesso regista che è in un terreno fuori mano. Gli attori non sono diretti male, a parte il protagonista che non ha asolutamente stoffa.
Ninni Lepanto, è costretto ad accettare il ruolo di prestanome in politica. La cosa lo mette a disagio, un po' per la sua onestà ed un po' per la sua limitatezza. Riuscirà ad escogitare un piano per smascherare la cosa.
De scalzi hanno buttato via la loro vene in un film poco calzante
Irriconoscibile se non dalla voce, dà una buona interpretazione del suo personaggio
Un attore che è molto amato in FRancia, ma che da noi riesce molto poco ad insersi in un cinema di qualità, eppure anche in queste condizioni riesce sempre ad essere bravo
la moglie, ruolo ed interpretazione di routine, ma dopo Monella ha tentato qualcosa di meglio.
Dopo Verdone ha avuto il momento di celebrità, che è durato pochissimo, al cinema, meglio in Tv, non avendo spessore. La sua unica scena espressiva è nella msturbazione al bagno.. evidentemente sensazione a lui più cara.
Un regista che con il giudice ragazzino aveva fatto sperare in qualcosa di meglio.. invece..
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