Trama
La vita scorre apparentemente tranquilla in una corrotta cittadina del Sud, nutrita e soffocata da sovvenzioni e interventi straordinari. Le tangenti sono dovunque e permettono a tutti di fare ogni cosa. Il potere è nelle mani di due boss complementari: Saro Lodato e Cosò Raffati, l'uomo più influente della città e il pacchetto di voti più grande della provincia. Nella città vive Ninni, bancario, figlio dell'ex sindaco, lontano dalla politica; ed è proprio a lui che pensano Lodato e Raffati come prestanome.
Note
Il progetto era quello di rinverdire i fasti dell'acida commedia di costume. E in parte è riuscito, grazie allo spunto del libro "La città dolente" di Agatino Licandro e Aldo Varano; e soprattutto ad una squadra d'attori in cui Maccione soverchia tutti. Fiorello ricorda il Giannini di "Sesso matto". Di Robilant rincorre troppo la Wertmüller che fu e il Germi siciliano. Troppa carne al fuoco, ma qualche graffiata lascia il segno. Sul titolo è meglio stendere un pietoso velo.
Trailer
Recensioni
UNA DISCRETA COMMEDIA, CON TONI GROTTESCHI E DRAMMATICI, CHE HA PROPRIO NEL SUO STILE, DICIAMO, METICCIO, IL SUO PIU' GROSSO LIMITE, PERCHE' DIVENTA TROPPO DISTURBATE IL CONTINUO CAMBIO DI TONI, ANCHE PERCHE' DI ROBILANT NON LO GESTISCE CON MANO SICURA...ANCHE SE RIMANE AGGHIACCIANTE LA DESCRIZIONE DEL MALAFFARE E DELLA BRUTALITA'CHE SCONVOLGEVA QUESTA CITTA' MERIDIONALE NEGLI ANNI BUI DI… leggi tutto
4 recensioni sufficienti
Alcune delle migliori scopate in celluloide.
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Titolo ridicolo, ma anche il film non è da meno. Il tono grottesco si scontro con quello drammatico e ne esce fuori un guazzabuglio. Si è vero ci ricorda la Werthmuller prima maniera, ma ormai di 30 anni fa'. Sceneggiato dallo stesso regista che è in un terreno fuori mano. Gli attori non sono diretti male, a parte il protagonista che non ha asolutamente stoffa.
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ALDO MACCIONE E' UNO DEGLI ATTORI PIU' SOTTOVALUTATI DEL NOSTRO CINEMA, FORSE PERCHE' IN ITALIA IN RARISSIME OCCASIONI E' STATO SFRUTTATO AL MEGLIO, VISTO CHE LO SI RICORDA PIU' PER DELLE COMMEDIACCE ANNI 70...MA BASTA…
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UNA DISCRETA COMMEDIA, CON TONI GROTTESCHI E DRAMMATICI, CHE HA PROPRIO NEL SUO STILE, DICIAMO, METICCIO, IL SUO PIU' GROSSO LIMITE, PERCHE' DIVENTA TROPPO DISTURBATE IL CONTINUO CAMBIO DI TONI, ANCHE PERCHE' DI ROBILANT NON LO GESTISCE CON MANO SICURA...ANCHE SE RIMANE AGGHIACCIANTE LA DESCRIZIONE DEL MALAFFARE E DELLA BRUTALITA'CHE SCONVOLGEVA QUESTA CITTA' MERIDIONALE NEGLI ANNI BUI DI…
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Un film divertente, ma purtroppo nè carne, nè pesce; è a tratti serio e a tratti ironico, ma è ben interpretato e molto interessante. Bravi Maccione, Lionello e Fiorellino.
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Una città del Sud - Reggio Calabria ? - alla fine degli anni ’80. Storie di truffe e di imbroglioni, di tangenti che finiscono nelle pance di polli pronti a essere “sp(i)editi” ad assessori e politici corrotti. Siamo prima di Tangentopoli, e il malaffare impera. Coi ritmi e gli stilemi da commedia all’italiana degli anni ‘60. Già, perché l’ambizioso progetto di Alessandro Di…
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Commenti (2) vedi tutti
VOTO : 6+. Pellicola abbastanza originale e meritevole, seppur non tutto risulti credibile e ben realizzato. Un'operazione riuscita solo in parte, ma comuqnue coraggiosa e difficile da bocciare.
commento di supadanypessimo sotto molti punti di vista; attori sgangherati… comparse inutili… specie quella della tavolata in collina… da cestinare
commento di bagolaro