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BAC Nord

Regia di Cédric Jimenez vedi scheda film

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La recensione su BAC Nord

di chinaski
6 stelle

C’è qualcosa di incredibilmente stupido nell’idea di mettere insieme cinque chili di fumo un pezzetto alla volta, fermando i consumatori di turno. E infatti gli spacciatori della zona fanno bene a incazzarsi. I tre sbirri di Bac Nord non brillano certo per la loro intelligenza, servono muscoli per l’azione e questa loro fisicità è di sicuro al centro della  pellicola. Poi la luce splendente di Marsiglia, il milieu della malavita locale ritratto (chissà) in maniera iperrealista, scene adrenaliniche e inseguimenti iperbolici per trovare il rifugio di una gang di trafficanti e una bellissima sequenza in macchina in cui i poliziotti ritornano a essere adolescenti sulle note di una canzone rap. Si vorrebbero anche descrivere i legami di amicizia fra questi tre uomini ma purtroppo non sono solo le sbronze e il testosterone a creare questi vincoli e allora dimentichiamoci di questa storia e passiamo a quella raccontata da un’altra voce che ha descritto questa stessa città, la voce di Jean-Claude Izzo e quella del protagonista di tre suoi libri, Fabio Montale. Stavo proprio rileggendo Casino Totale (Total Khéops) in questi giorni, perdendomi fra i vicoli, le strade e i quartieri di Marsiglia, fra l’odore di basilico, menta e aglio della cucina mediterranea, piangendo, a volte, fra le pagine, per i momenti di improvvisa e profonda bellezza, di struggente malinconia che solo Izzo sa far palpitare nel nostro cuore - Il romanticismo dei perdenti, di chi si muove sul bilico dell’abisso, per guardarci dentro e trovare se stesso. 

Anche Montale è un poliziotto e anche lui ha avuto a che fare con storie di omicidi, droga, morte, corruzione. Anche lui è entrato nel milieu della criminalità organizzata e forse è solo perché le cose adesso sono cambiate e c’è un sacco di pestilenza verbale nei nuovi commissariati e nelle cité ma preferisco immaginarmi lui in giro per le strade di Marsiglia piuttosto che ‘sti tre deficienti   della Brigade Anti-Criminalité. Anche Fabio aveva due amici, Manu e Ugo, uccisi insieme ai sogni della loro gioventù. Uniti dai libri, dalla musica, dai viaggi. E dall’amore. Per Lole.

Non sopporterei di essere amato da una donna che non ha niente da perdere. Amare, è questo, la possibilità di perdere - dice Fabio. Avevo comprato una bottiglia di Lagavulin e una di pastis, diversi anni fa, per omaggiare Izzo e i suoi libri. Le ho ritrovate nell’armadietto dei liquori. Era tanto tempo che non l’aprivo. Ci sono dei luoghi in cui non sapremo mai se torneremo. E la nostra casa può essere uno di essi.

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