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BAC Nord

Regia di Cédric Jimenez vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su BAC Nord

di alan smithee
6 stelle

locandina

BAC Nord (2021): locandina

FESTIVAL DI CANNES 74 - FUORI CONCORSO

Il prezzo del successo a volte diventa un boomerang e catapulta dalla gloria al fango.

E così che succede, nella calda estate marsigliese di un caotico 2012, a tre poliziotti duri e crudi impegnati a sgominare a tutti i costi una cosca di trafficanti di droga dalla città francese per eccellenza votata al crimine e alla illegalità.

L'azione dei tre burberi e decisi poliziotti finisce per ritorcersi contro di loro, e la volontà di non incastrare un prezioso collaboratore finisce per gettare i tre nel fango, tra incriminazioni e prigionia alla stregua degli stessi delinquenti passati al setaccio grazie alla loro azione.

Diretto con gran dinamismo e senso dell'azione dal valido Cédric Jimenez di French Connection, e sceneggiato da sua moglie Audrey Diwan, ovvero la regista futuro Leone D'Oro a sorpresa per L'événement a Venezia 78, il film tutto azioni e macchina a spalla ricorda per realismo un po' il Polisse di Maiwenn Le Besco del 2011, e si avvale della presenza di un trio d'attori davvero notevole, tra cui spiccano i lineamenti quadrati e nervosi di Gilles Lellouche, qui in una delle sue interpretazioni migliori di sempre.

Cédric Jimenez, François Civil, Gilles Lellouche, Karim Leklou

BAC Nord (2021): Cédric Jimenez, François Civil, Gilles Lellouche, Karim Leklou

Gilles Lellouche

BAC Nord (2021): Gilles Lellouche

Lo affiancano l'ottimo Karim Leklou, marito e padre con un livello di onestà e di incorruttibilità tutto suo, e il Francois Civil visto tra gli altri in Made in France.

Nel cast pure la bella Adèle Exarchopoulos, nei panni della moglie, pure lei poliziotta, di Leklou, ed insieme a lui circondata da un menage familiare di agi senz'altro al di sopra delle rispettive possibilità di semplici servitori dello stato.

Un polar teso ove la giustizia si rivela sporca ed inzuppata di compromessi, ma comunque pur sempre meglio di un degrado che in sua assenza farebbe precipitare nel baratro ogni parvenza di regola civile e sociale.

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