Regia di Daniel Cohen vedi scheda film
Commediola francese agrodolce che esplora il tema dell'invidia. Protagoniste due coppie, con le donne sugli scudi: una, bellissima ma modesta, ha inaspettatamente successo come scrittrice suscitando l'invidia sempre più maligna e idiosa dell'altra, bruttina e insopportabile. I rispettivi patner maschili svolgono il ruolo di figure secondarie, per tanto sono bolsi e bamboccioni.
Il difetto principale del film a mio avviso, a parte la ripetitività di certe situazioni (la scena iniziale è davvero irritante) sta nel raccontare le (naturali anche se qui portate al parossismo) cattive reazioni dell'animo umano di fronte al successo altrui, supponendo però che chi ha successo continui a rimanere esattamente lo stesso di prima, senza subire alcun tipo di tentazione, oppure respingendole, e rimanendo una creatura immacolata e priva di malizia come prima.
Un contrasto troppo forte, e anche poco credibile.
Insomma, un film sulla cattiveria dove vince la bontà. Ma si può?
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