Trama
Léa, Marc, Karine e Francis sono due coppie di amici di vecchia data. Ognuno di loro riveste un ruolo ben determinato per l'armonia del gruppo ma tutto si incrina quando Léa, la più discreta di loro, rivela di aver scritto un romanzo, che ben presto si trasforma in un bestseller. Lungi dal rallegrarsi, gli altri si lasciano andare a piccole gelosie e grandi vigliaccherie che lasciano emergere come tra amici non sempre la felicità di uno sia condivisa dagli altri.
Approfondimento
LA FELICITÀ DEGLI ALTRI: IL PESO DELL'ALTRUI SUCCESSO
Diretto da Daniel Cohen e sceneggiato dallo stesso con la collaborazione di Olivier Dazat, La felicità degli altri racconta la storia di Léa, Marc, Karine e Francis, amici di vecchia data. Ognuno occupa un posto ben preciso nel gruppo, che va d'amore e d'accordo fino al giorno in cui Léa confessa agli altri che sta scrivendo un romanzo. Il libro ben presto diventerà un best-seller e il successo di Léa scatenerà piccole gelosie e grandi cattiverie.
Con la direzione della fotografia di Stephan Massis, le scenografie di François Emmanuelli, i costumi di Virginie Montel e le musiche di Maxime Desprez e Michaël Tordjman, La felicità degli altri è una commedia corale (crudele) sul significato profondo dell'amicizia. Ha raccontato il regista: "Prima di essere un film, La felicità degli altri nasce come opera teatrale che avrei dovuto mettere in scena. Uno dei coproduttori mi ha suggerito di trarne un film e ho cominciato solo allora a lavorare su una sceneggiatura cinematografica. Avrei voluto realizzare i due progetti in contemporanea ma alla fine il film ha avuto la meglio. Ricordo bene cosa ha fatto nascere la storia. Anni fa, sono andato ad aiutare in teatro la costumista di Il nome del figlio, la commedia di La Patellière e Delaporte che tempo dopo sarebbe divenuta anche un film di successo. Vedere il pubblico scoppiare a ridere per le battute e le situazioni esplosive, mi sono ripromesso di fare prima o poi qualcosa che avesse lo stesso spirito e la stessa spinta. Mi hanno sempre interessato quelle storie in cui un gruppo di persone pensano ognuno di essere al posto giusto quando arriva qualcosa a cambiare lo status quo e a sconvolgere tutti, un po' come accade nei lavori di Yasmina Reza, a loro volta ispirati da Cechov. Ho così scritto quasi di getto La felicità degli altri".
"La situazione messa in scena è qualcosa che prima o poi capita a tutti", ha proseguito Cohen. "Nel momento in cui cominci qualcosa di nuovo, intorno a te si crea uno strano fenomeno: scopri che qualcuno sognava di fare la stessa cosa, alcuni ti ammirano, altri ti invidiano, c'è persino chi ti scoraggia o chi ti dice con aria di sufficienza che avrebbe potuto farlo anche lui... Impegnarsi e avere un certo successo non lascia nessuno indifferente. Accade in tutti gli ambiti ma nel mondo dell'arte è più frequente: tutti volevano scrivere un libro, redigere una sceneggiatura o girare un film. Quando si incontra qualcuno che è diventato famoso, si sente dire dagli amici che il successo lo ha cambiato o gli ha dato alla testa ma a volte è chi lo circonda a essere cambiato. Ci si dovrebbe interrogare sulla purezza dei nostri sentimenti: non sono forse le nostre reazioni dettate dall'egoismo, dall'invidia, dalla gelosia o dall'amarezza? Mi interessava esplorare quest'aspetto nel raccontare di come il successo improvviso cambi un equilibrio apparente di un gruppo di amici".
Il cast
A dirigere La felicità degli altri è Daniel Cohen, regista, sceneggiatore e attore francese, Nato a Djerba nel 1964 in una famiglia di orologiai, ha lavorato come grafico e frequentato la Scuola di Teatro Charles Dullin prima di essere ammesso alla École Supérieure de Réalisation Audiovisuelle. Attore in una… Vedi tutto
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Commenti (8) vedi tutti
Film sorprendente. Prifondo , vero, e bellissimo.
commento di DelfinoDelfinoGustosa analisi delle sensazioni umane, in particolare l'invidia e l'ipocrisia. I personaggi sono ben caratterizzati e soprattutto appaiono palpabili, assolutamente realistici. E il film riesce a essere sia leggero che intelligente. Bellissimo.
commento di silviodifedeL'Utente "Gruvieraz" ha preso in pieno anche il mio pensiero : salvare solo la Berenice e basta.voto.0.
commento di chribio190 minuti di chiacchiere, di cui la maggior parte sono sciocchezze: uno spreco per la bella e deliziosa Bejo. Antipatico e irritante come sempre Cassel.
commento di gruvierazBérénice Bejo deliziosa come sempre. Cassel nelle commedie è un pesce fuori dall'acqua!Il ritmo veloce delle battute invece che tener desta l'attenzione finisce per sortire l'effetto contrario!
commento di marco biAmara commedia sociale al vetriolo, arguta e intelligente, ma forse un po' troppo verbosa, il che richiede alta attenzione nei dialoghi, di stampo quasi teatrale. Interessante e ben amalgamato il cast.
commento di Fanny SallyBrillante e "velenosa" commedia, ben diretta ed interpretata che una volta di più conferma come spesso la cosa che gli altri sono meno disposti a perdonarci è di avere avuto successo.
commento di bombo1Diretto da Daniel Cohen e sceneggiato dallo stesso con la collaborazione di Olivier Dazat, La felicità degli altri è una tracotante riflessione sull'invidia che pervade, sempre più manifesta, la nostra umanità e il successo degli altri. Partendo anche dalla propria esperienza personale, il regista e autore, ormai al quarto film, si è reso conto che
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