Regia di Peter Hyams vedi scheda film
VOTO : 5+.
Film che ricorda, sia per i temi che per la data di uscita, il decisamente più riuscito “Stigmate”, con il quale condivide anche la presenza di Gabriel Byrne, qui però meramente sprecato.
Questa è una pellicola decisamente grezza e muscolare, ma questi due aspetti potrebbero anche presentare delle peculiarità interessanti (ma storcono il naso mescolate con il tema principale che ha sempre richiesto caratteristiche ben diverse), se non fosse che i diifetti sono mostruosamente evidenti.
Il primo è una sceneggiatura che prevede alcuni dialoghi semplicemente aberranti, il secondo è che manifesta la pericolosa tendenza a prendersi troppo sul serio, finendo così con lo scadere nel comico involontario.
Il resto, cioè la parte tecnica, è abbastanza solida, così come da tradizione di Hyams, purtroppo non abbastanza valida da nascondere le parti negative che irrompono sulla scena con una cadenza quasi disarmante.
Deludente e bocciato senza attenuanti, salvabile solo per qualche scena divertente, ma che però non lo vorrebbe essere.
VOTO : 5+.
Troppi gli strafalcioni presenti nella storia per salvarsi con gli efffetti speciali ed una regia di polso.
Mi chiedo cosa ci è abbia visto nella sceneggiatura per accettare l'incarico, ma immagino si trattasse di dollari.
VOTO : 5,5.
Mediocre, soprattutto perchè si trova nel posto sbagliato.
VOTO : 6.
Bravo, ma il ruolo lo fa apparire ogni tanto un pò ridicolo.
VOTO : 5,5.
Poco incisivo.
VOTO : 6.
Sprecata, ma abbastanza valida.
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