Durante la prima notte di nozze Kresten viene svegliato dalla notizia della morte del padre. Lasciata a letto la moglie, parte alla volta della diroccata fattoria sperduta nella campagna dove viveva il padre. Lì deve occuparsi non soltanto dei funerali, ma anche del fratello ritardato di cui nessuno conosce l'esistenza. Incapace di prendere una decisione, Kresten fa in modo che sua moglie rimanga a Copenaghen e assume una cameriera. La donna, in realtà è una prostituita di lusso in fuga dalla città.
Note
Le regole rigide del Dogma 95, il manifesto estetico ispirato da Lars von Trier, inducono il regista a mettere la macchina da presa all'altezza dell'anima dei suoi personaggi. L'arrivista, la puttana e l'handicappato non restano, per fortuna, impigliati e vittime dei loro cliché narrativi. Passa nei corpi, negli sguardi, nelle malinconie e nelle sobrie allegrie dei protagonisti una impalpabile brezza di verità.
Non ho notato nulla di cosi' emblematico da ricordare ed esteticamente ho trovato spesso noiosi molti primi piani anche se l'uso del colore mi sembra estremamente in "Nordic Style" !!! .voto.4.5.
Filmetto semplice, senza velleità di sorta, recitato discretamente e con una trama non particolarmente originale. Non è un film mediocre, tutt'altro, ma non offre nulla di significativo da ricordare.
Kragh-Jacobsen è più ottimista degli autori degli altri Dogma ed ha costruito un film non perfetto, ma sinceramente rivolto ad un futuro di possibilità e di speranza, con un affiatato quartetto di attori, perfetti nei loro ruoli non facili.
Dramma con accenni di commedia, nella miglior tradizione del cinema nordico, questo Mifune è il terzo film aderente ai rigorosi canoni del Dogma 95, dopo due 'fratelli maggiori' di tutto rispetto come Festen di Vinterberg e Idioti di Von Trier. Non solo Kragh-Jacobsen mantiene fede ai patti (luci naturali, camera a mano, dialoghi veristi, nessun uso extradiegetico delle musiche), ma… leggi tutto
Dei tre film della serie Dogma, sicuramente Mifune è quello che lascia più indenne le nostre coscenze, nel senso che le tematiche sono comunque importanti (handicap, amore , arrivismo sociale), ma vengono proposte in una chiave più dolce e ottimistica. leggi tutto
Dramma con accenni di commedia, nella miglior tradizione del cinema nordico, questo Mifune è il terzo film aderente ai rigorosi canoni del Dogma 95, dopo due 'fratelli maggiori' di tutto rispetto come Festen di Vinterberg e Idioti di Von Trier. Non solo Kragh-Jacobsen mantiene fede ai patti (luci naturali, camera a mano, dialoghi veristi, nessun uso extradiegetico delle musiche), ma…
Amo il cinema europeo, prevalentemente nordeuropeo, tedesco e mitteleuropeo. Credo di essere rapito dagli sguardi apparentemente inespressivi, dalle immagini fredde e piene di attesa...
Mi piace andare piano in macchina... ascoltare radio 3, prendere un pomeriggio di ferie, partire due ore prima per andare a Bologna a vedere un film, un piccolo film europeo, camminare piano, prendere un caffe' in un…
Dei tre film della serie Dogma, sicuramente Mifune è quello che lascia più indenne le nostre coscenze, nel senso che le tematiche sono comunque importanti (handicap, amore , arrivismo sociale), ma vengono proposte in una chiave più dolce e ottimistica.
Ho visto pochi film di quel gruppo di registi che aderiscono bla bla bla. Insomma, questo è l'unico che mi sia piaciuto e che rivedrei volentieri. Forse perché c'è tanto umorismo, anche se il film è crudo almeno quanto "Festen", e lascia accesa una fiammella di speranza. Memorabile il personaggio di Ruud, fratello di Kresten, interpretato da un non meglio conosciuto Jesper Ashlot.
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Commenti (4) vedi tutti
Non ho notato nulla di cosi' emblematico da ricordare ed esteticamente ho trovato spesso noiosi molti primi piani anche se l'uso del colore mi sembra estremamente in "Nordic Style" !!! .voto.4.5.
commento di chribio1Filmetto semplice, senza velleità di sorta, recitato discretamente e con una trama non particolarmente originale. Non è un film mediocre, tutt'altro, ma non offre nulla di significativo da ricordare.
commento di alfatocoferolosenza lode e senza infamia.
commento di barbaraasKragh-Jacobsen è più ottimista degli autori degli altri Dogma ed ha costruito un film non perfetto, ma sinceramente rivolto ad un futuro di possibilità e di speranza, con un affiatato quartetto di attori, perfetti nei loro ruoli non facili.
commento di rosebud