Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Mike Leigh abbandona per una volta i temi a lui più cari e quel che ne esce è un prodotto dalla confezione lussuosa ma per nulla appassionante. Grandi scenografie, costumi bellissimi, attori anche molto bravi - per me Timothy Spall è sempre un piacere vederlo recitare, anche in una parte così ristretta - ma la storia del compositore e del musicista che abbandonano un certo tipo di opera per avvicinarsi a quella di ispirazione giapponese, ritrovando il successo è uno dei soggetti più noiosi che mi sia capitato di vedere.
Molto apprezzato dalla critica ma un fiasco per quanto riguarda il pubblico sia nel Regno Unito sia negli USA.
Voto: 6 (visto in v.o.s.)
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