Regia di Jean-Luc Godard, Jean-Pierre Gorin vedi scheda film
Un pubblicitario e sua moglie giornalista rimangono bloccati per cinque giorni in un salumificio i cui operai sono in agitazione e tengono in ostaggio il direttore. Il solito Godard postsessantottesco, pesantemente didascalico nella forma ma inventivo in certi singoli momenti: uno su tutti, l’esibizione dei costi di produzione visualizzati in dettaglio attraverso una serie di assegni che vengono man mano firmati e staccati (“Voglio fare un film” “Per fare un film ci vogliono i soldi”). Meglio la prima parte, in cui l’industriale e i lavoratori prendono la parola per illustrare i rispettivi punti di vista; prolissa e involuta la seconda, dove marito e moglie discutono della loro crisi di coppia con dialoghi che sembrano scritti dal peggior Antonioni.
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