Regia di Michelangelo Antonioni vedi scheda film
Incompreso alla sua uscita, oggi viene giustamente considerato una delle opere maggiori di Antonioni: preannuncia le tematiche del disagio esistenziale e dell'alienazione che verranno sviluppate nelle opere successive, ma ciò che lo distingue è l'ambientazione proletaria e non borghese. Strutturato in maniera episodica, con il protagonista che compie una sorta di pellegrinaggio attraverso diverse tappe che lo rimandano ossessivamente al proprio fallimento, è attendibile ed efficace nelle sue componenti psicologiche e ben risolto anche a livello figurativo (il paesaggio nebbioso della Bassa padana diviene il riflesso delle angosce di Aldo). Memorabile la colonna sonora di Giovanni Fusco con l'accompagnamento del pianoforte e ottima direzione del cast: buona la prestazione dell'americano Steve Cochran, solitamente attivo in film di serie B, ma indimenticabili alcune figure femminili, soprattutto quelle disegnate da Alida Valli e Betsy Blair. È un'opera di transizione anche a livello stilistico, con una patina neorealistica che però sembra cedere il passo di fronte agli interessi di cinema fenomenologico che diventeranno sempre più prevalenti, con un pessimismo implacabile che sicuramente ne causò l'insuccesso commerciale, ma che oggi risulta elemento imprescindibile della sua poetica.
voto :9/10
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