Regia di James Hill vedi scheda film
Da un soggetto di Adrian Conan Doyle (figlio di Arthur, il creatore di Sherlock Holmes) un'opera di finzione che fa incontrare il celebre investigatore con uno dei più sanguinari assassini della storia. Sceneggiatura che il medesimo anno ispirerà il racconto di Ellery Queen UNO STUDIO IN NERO. Un cast di interpreti inglesi di rango (John Neville e' credibile nei panni di Holmes) e una bella ricostruzione ambientale e scenografica dei bassifondi malfamati di Londra, sono le note positive di questo fiacco film il cui soggetto avrebbe fatto scintille nelle mani della Hammer. Mancano atmosfera (e pare veramente strano) e trovate degne di nota, a causa probabilmente di una regia senza guizzi e di puro (e anonimo) mestiere. Il personaggio dello squartatore sembra essere completamente assente per dare eccessivo spazio ad un'analisi sociale puramente pretestuosa e poco convincente, con giovani e attraenti prostitute che sembrano uscite dalle pagine di un numero di Playboy degli anni 60'. Finale frettoloso e confuso, dove non si capisce chi vive e chi muore.
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