Regia di Anjelica Huston vedi scheda film
Agnes Browne (Anjelica Huston) rimane vedova nella Dublino del '67 e per mantenere lei e i suoi sette figli, vende frutta e verdura in un chiosco: si innamorerà di un panettiere francese (Arno Chevrier) e alla sua amica del cuore, Marion (Marion O'Dwyer) con cui condivide le gioie (poche) e i dolori (tanti) della vita, verrà diagnosticata una brutta malattia.
Anjelica Huston con 'Agnes Browne' dirige il suo secondo ed ultimo film ma la sua mano da regista, pur dotata di buon ritmo, non è certo quella del padre John e l'effetto che ne sortisce è un'opera diseguale, che rende in ogni caso un ritratto vivo e veritiero di un luogo e di un'epoca ben precisi - l'Irlanda intrisa di cattolicesimo di fine anni '60 - ma che non riesce a far suo lo script, di John Goldsmith e Brendan O'Carroll, basato dal suo stesso romanzo 'The Mammy', che tratta troppa carne al fuoco - la povertà, le famiglie numerose, l'amicizia, la religione, la nascita di un nuovo amore - ed i passaggi tra il registro comico e drammatico non sempre sono ben bilanciati ed i colpi di sfortuna della protagonista e dei personaggi che la circondano sono sinceramente troppi.
Il film si risolleva in parte grazie al lavoro con gli attori, con ovviamente la stessa Huston - che adotta un credibile accento locale - sugli scudi con questo ritratto di una Madre Coraggio irlandese che, con l'aiuto della sua amica prima e la fede in Dio e la tenacia della numerosa prole, rialza sempre la testa ogni volta che cade, Marion O'Dwyer nei panni della sfortunata e corpulenta amica del cuore e Ray Winstone nell'ingrata parte dello strozzino.
Voto: 6,5 (v.o.s.).
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