Incontrare per la prima volta la famiglia della fidanzata non è mai facile. Pensare di farle la proposta di matrimonio durante l'annuale cena di Natale è poi ancora più complicato, soprattutto se nessuno dei familiari sa che le ragazze sono lesbiche. Così quando scopre che l'amata Harper ha tenuto segreta la loro relazione, Abby inizia a mettere in discussione il rapporto con la persona che desiderava e che pensava di conoscere a fondo.
Opera sovraccarica di stereotipi e banalità, che nonostante la sua tematica forte e coraggiosa non lascia il segno, ma fa sbadigliare e sospirare a causa di una sceneggiatura debole. Antipatica e monoespressiva la Stewart.
Riuscito in pieno, sia nella fase impegnata/relazionale (che riesce a essere interessante e non melensa) che nelle situazioni da commedia (specialmente diverte l'amico Dan Levy, a fare da variabile impazzita con il tormentone dei pesci) e la regia è particolarmente aggraziata nel mescolare con sapienza le due componenti. Film riuscitissimo, bello
All’opera seconda da regista e sceneggiatrice dopo “the Intervention” del 2016, Clea DuVall, classe 1977 (“Ghosts of Mars”, “21 Grams”, “Carnivàle”, “Zodiac”, “Argo”, “Jackie & Ryan”, “the NewsRoom”, “Lizzie Borden Took an Axe”, “the Lizzie Borden… leggi tutto
Dopo un pranzo in assoluta sicurezza Covid (da solo!) allietato da un Nebbiolo d'Alba da 4 stelle su 5, e dopo una lieta videochiamata con figlie generi e nipoti, che cosa faccio? Mi vedo un film di Natale (dare la colpa al Nebbiolo non è un gran alibi.)
Il film non parte neanche male. Furbetti i titoli di testa new-retrò, accettabile la presentazione della coppia lesbo… leggi tutto
Dal titolo, questo film sembrerebbe un richiamo alla nota trilogia interpretata da Ben Stiller e Robert De Niro, ma siamo proprio su un altro pianeta. Si tratta di un'opera gonfia di retorica e priva di auto-ironia.
Il copione non è per nulla originale. Ricalca cliché e stereotipi in modo molto prevedibile e poco interessante. Tutto sa di già visto, risaputo e…
Classe 1984 di Wilmington, Delaware, she's the girl, "...and Aubrey was her name".
Per lei parlano i suoi film.
In attesa del proletticamente mitopoietico "Megalopolis" francisfordcoppoliano e di "Olga Dies…
Di seguito la playlist con le ultime visioni del 2020, tra cortometraggi serie Tv e film.
Gli anni passano ma mi soprendo ancora di come sia capace di passare da registi come Bergman o Herzog alle commedie italiane…
All’opera seconda da regista e sceneggiatrice dopo “the Intervention” del 2016, Clea DuVall, classe 1977 (“Ghosts of Mars”, “21 Grams”, “Carnivàle”, “Zodiac”, “Argo”, “Jackie & Ryan”, “the NewsRoom”, “Lizzie Borden Took an Axe”, “the Lizzie Borden…
Dopo un pranzo in assoluta sicurezza Covid (da solo!) allietato da un Nebbiolo d'Alba da 4 stelle su 5, e dopo una lieta videochiamata con figlie generi e nipoti, che cosa faccio? Mi vedo un film di Natale (dare la colpa al Nebbiolo non è un gran alibi.)
Il film non parte neanche male. Furbetti i titoli di testa new-retrò, accettabile la presentazione della coppia lesbo…
- In un decennio d'iscrizione a FilmTV.it ho mai pubblicato una classifica dei migliori film - fra quelli cui ho avuto l'opportunità di assistere - dell'anno passato: lo faccio in quest'occasione perché…
L’avvicinarsi delle festività natalizie porta le piattaforme streaming ad aumentare le prime visioni assolute e i recuperi eccellenti. In una settimana segnata oltreoceano dall’annuncio della Warner…
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Commenti (6) vedi tutti
Opera sovraccarica di stereotipi e banalità, che nonostante la sua tematica forte e coraggiosa non lascia il segno, ma fa sbadigliare e sospirare a causa di una sceneggiatura debole. Antipatica e monoespressiva la Stewart.
leggi la recensione completa di LinaOrribile
commento di trampyxVisto sotto Natale e in 3 abbiamo dato lo stesso pensiero : Film valido e fatto bene.voto.8.
commento di chribio1Leggerino, un po' zuccherosa l'ultima parte però vedibile
commento di Artemisia1593Riuscito in pieno, sia nella fase impegnata/relazionale (che riesce a essere interessante e non melensa) che nelle situazioni da commedia (specialmente diverte l'amico Dan Levy, a fare da variabile impazzita con il tormentone dei pesci) e la regia è particolarmente aggraziata nel mescolare con sapienza le due componenti. Film riuscitissimo, bello
commento di silviodifedeClea DuVall e le sue attrici: uncomfortable living room.
leggi la recensione completa di mck