Regia di Niki Stein vedi scheda film
Un tuffo nel tempo e nelle atmosfere della fine del '700, con alcune rivelazioni e tante domande che restano insolute sulla biografia di questo titano della musica. Forse, se non conoscete già la sua opera, vi sarà d'aiuto a comprenderne la grandezza. Se invece già lo conoscete, sarà un gradito sfogliare un album con fotografie molto belle.
Sinceramente non invidio chi decidesse di fare un film su Beethoven. Di lui restano frammenti così contraddittori di vita e di carattere, che per quanto li si voglia ricondurre ad unità sembrano sempre sfuggire ad un filo logico. E questo film (per fortuna) non può che accettare questa realtà, diventando a sua volta un patchwork di frammenti di biografia che però sono uniti da una fotografia, costumi, una ricerca storica, assolutamente all'altezza. Ciò che mi colpisce fin dall'inizio è la scelta del commento sonoro: i quartetti ne sono la colonna portante, perché se è vero che sonate e sinfonie costituiscono la fama di Beethoven, è nei quartetti che risiede la sua anima più profonda, e la sua arte più alta. Chi dunque si appresta a fare un film biografico su un genio musicale, deve anzitutto dimostrare di conoscerlo e di saperne cogliere i segreti più profondi, e già questo è encomiabile. La fotografia è un capolavoro: se osservate i vari ritratti delle varie età di Beethoven, in questo film li vedrete rivivere tutti e fedelmente. Come pure percepirete la condizione sociale dell'uomo ottocentesco che inizia convintamente a scrollarsi di dosso nobiltà e clero settecenteschi. Qui la breve "passioncella" per Napoleone è appena tratteggiata, ma viene efficacemente alla luce la contradditorietà di questa passione: ideali altissimi, ma anche senso pratico e realtà, che non fa sconti neppure agli eroi. Il lato amoroso viene affrontato in modo un po' incompleto, ma del resto il puzzle qui si fa veramente impossibile da ricomporre, mentre il fortissimo legame col nipote viene secondo me descritto in un modo credibile (nella sua incredibile duplicità di amore e odio, protezione e tirannia...). Insomma tutto molto degno di un "pamphlet biografico" sul grande Ludwig. Non cercate nel film una biografia completa, né vedrete il susseguirsi dei successi e degli insuccessi rimasti alle cronache... però al puzzle complessivo, che resta insolubile, aspettatevi di aggiungere alcune significative tessere.
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