Trama
Katerina Lvovna Izmailova (Galina Vishnevskaya) è la moglie sola e annoiata di un mercante che non ama (Nikolay Boyarskiy, con la voce di Vyacheslav Radziyevsky) ed è assillata dal suocero Boris Izmailov (Aleksandr Sokolov, voce di Aleksandr Vedernikov) perché non gli ha dato ancora un nipote. Quando arriva alla fattoria il nuovo lavoratore Sergei (Artyom Inozemtsev, voce di V. Tretyakov) e il marito Zinovy deve partire per controllare un guasto a una diga, nasce una forte passione tra la padrona e Sergei, il quale la circuisce per interesse. La relazione è subito scoperta da Boris che fa frustare Sergei ma la stessa notte viene avvelenato da Katerina. Quando torna il marito, il sospetto del tradimento, avvalorato dalle dicerie, non fa che accelerare anche la sua morte, assassinato da Sergei durante una lite in camera da letto. Il cadavere viene nascosto in cantina ma, durante il matrimonio degli amanti, un ubriaco (Roman Tkachuk, voce di S. Strezhnev) lo scopre e li denuncia alla polizia. Katerina e Sergei sono quindi arrestati e deportati in Siberia, ma nel viaggio Sergei si invaghisce di Sonetka (Tatyana Gavrilova, voce di Valentina Reka) e si fa dare da Katerina con l'inganno le sue calze, richieste dalla stessa Sonetka come dimostrazione d'amore. Katerina è sempre più sola e disperata.
Note
Adattamento cinematografico e riduzione dell'omonima opera lirica di Dmitri Shostakovich (1906-1975), a cui ha collaborato lo stesso autore. L'opera di riferimento è a sua volta una rielaborazione - preparata sul finire degli anni '50 e con poche varianti - della "Lady Macbeth del distretto di Mzensk" (1932), che poco dopo la prima rappresentazione a Leningrado del 22 gennaio 1934 incontrò la netta opposizione di Stalin, nonostante il successo di pubblico. Il libretto è dello stesso compositore, dal racconto breve di Nikolai Leskov (1865).
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