Regia di Stephan Elliott vedi scheda film
Storia di ossessioni, stazioni ferroviarie, treni, parrucche, dark ladies, binocoli e gitanes sotto il segno dei pesci: sembra quasi un De Palma filtrato hitchcockianamente questo remake di “Mortelle randonnée” (’83, in Italia: “Mia dolce assassina”) di Claude Miller, con Isabelle Adjani e Michel Serrault, sostituiti da una bravissima Ashley Judd e da un funzionale Ewan McGregor. Una curiosa coproduzione anglo-canadese (c’è anche l’indimenticata Geneviève Bujold) che subito si trasforma in un noir raggelato dalla neve imprigionata nelle tipiche confezioni di vetro ad uso turistico che il protagonista, un agente dei Servizi Segreti britannici, compra in ogni luogo dove l’oggetto della sua ricerca – la fantasmatica Joanna Eris - lo porta e lo conduce. Due destini ingabbiati in una comunicazione on-line, avviluppati nella dolce “Que reste-t-il des nos amours?” di Trenet cantata da Chrissie Hinde, leader dei Pretenders.
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