Regia di Spike Jonze vedi scheda film
Un film che ha qualche spunto intrigante, e pone riflessioni sull'identità, l'annullamento di sè, ecc. Ma inizialmente sembra più strano, grottesco, straordinario di quello che poi si rivela essere, mancando forse di un po' di coraggio.
Commento a caldo, subito dopo la visione: sono un po' perplesso.
E' un bel film, che pone anche riflessioni interessanti sull'identità, sull'annullamento di sè pur di raggiungere un obiettivo, sul potere e la manipolazione degli altri.
Però, secondo me, non sfrutta fino in fondo l'idea geniale alla base del film.
Il punto centrale della trama è che si può entrare nella mente di Malkovich.
Ma inizialmente, il film fa presagire che ci siano altre cose strane, un ulteriore mondo grottesco e bizzarro: il piano 7 e mezzo, la tipa sorda, il bislacco Lester.
Poi però non prosegue su questa direzione, e il possesso della mente di John Malkovich diventa l'unica cosa strana del film, che prosegue su binari più lineari e ordinari, dove sostanzialmente al centro di tutto c'è una lotta per controllare Malkovich.
L'unica vera deviazione di percorso è quando Malkovich entra in sè stesso, forse il momento migliore del film, ma che resta un episodio a sè stante prima che il film ritorni ad essere lineare nel suo svolgimento.
Quello che intendo dire, è che il film si rivela essere meno bizzarro, grottesco e visionario rispetto a quello che avrebbe potuto essere, meno straordinario.
Il personaggio di Maxine, e gli innamoramenti di Craig e Lotte, sono forzatissimi e ridicoli. Lo capisco, in un film che punti al grottesco. Lo trovo stupido, in un film lineare e ordinario.
Questo film sta a mezza via, e l'ho trovato interessante e deludente allo stesso tempo.
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