Regia di Francesco Rosi vedi scheda film
LA FOLLIA DELLA GUERRA
Quando i crimini di guerra vengono commessi non solo verso il nemico, ma anche verso l'amico, diventa tutto più insopportabile.
Il film è ambientato durante la I guerra mondiale ed è tratto dal romanzo di Emilio Lussu “Un anno sull’Altipiano”, dove viene descritta la follia della guerra, le atrocità e le sofferenze che comandanti italiani, ottusi, impreparati e arroganti, inflissero ai propri soldati: assalti suicidi e punizioni attraverso la fucilazione che non risparmiavano nemmeno i feriti. La stessa sorte, toccata anche a un giovane tenente, condannato solo per avere difeso i suoi soldati.
Argomenti, ambientazioni e atti criminosi di quell’immane conflitto vengono descritti anche in altri film tra i quali “Orizzonti di Gloria” di Stanley Kubrick, che solleverà negli anni settanta polemiche e indignazione.
La pellicola di Francesco Rosi è lodevole sotto il profilo della denuncia, (dopo l’uscita del film il regista fu infatti accusato di vilipendio dall’EI per poi essere assolto) poco apprezzabile per il resto.
Sempre bravo Gian Maria Volontè, anche se in questo film non ha potuto esprimere il meglio del suo talento.
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