Regia di Francesco Rosi vedi scheda film
Ispirato al romanzo "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu, "Uomini contro" girato da Francesco Rosi nel 1970, è un lucido atto d'accusa nei confront dell'autoritarismo militare e della follia della guerra (di ogni guerra).
Ambientato durante la Grande Guerra del '15/'18, il film ha fra i protagonisti Gian Maria Volontè che interpreta il ruolo del sottotenente Ottolenghi, dislocato insieme agli altri componenti della sua divisione, alle pendici dell'altipiano di Asiago.
L'obiettivo del gruppo, è quello di conquistare una fortezza austriaca difesa da un contingente di soldati numericamente nettamente superiore rispetto a quello italiano.
Di fronte all'insensatezza dell'azione e al sicuro massacro, sarà lui stesso ad incitare la truppa a disubbidire agli ordini, spesso ridicoli, impartiti dal generale e... "a sparare invece contro il quartier generale" secondo uno slogan rivoluzionario di inizio secolo.
La conclusione sarà ovviamente amaramente tragica.
C' è nell'opera (o meglio in alcune sue parti) un eccesso di demagogia, comunque in gran parte riscattata da una regia di grande efficacia spettacolare.
Sceneggiato da Tonino Guerra e Raffaele La Capria quest'operta profondamente intrisa di pacifismo, oltre a Gian Maria Volnte (sempre ottimo) è interpretata anche da un tantino "acerbo" Mark Frechette, approdato a una effimera fama grazie a "Zabriskie Point" di Antonioni, oltre che da Alain Cuny, Franco Graziosi, Giampiero Albertini, Pier Paolo Capponi, Daria Niccolodi e Mario Feliciani.
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