Regia di Francesco Rosi vedi scheda film
Apprezzo sempre l'impegno di francesco Rosi,un cineasta che si è sempre messo dalla parte piu'scomoda,un intelligenza critica,e pure piuttosto arrabbiata,verso i mali delle istituzioni,dello Stato,della societa'.E un film suo ambientato nelle trincee dei fanti italiani buttati a far da concime di carne e sangue per la risibile gloria sabauda non poteva che essere tutto fuorche'celebrativo verso la Grande Guerra.Pero'"Uomini contro" ha,pur tra scene molto belle,attori molto appassionati e una sceneggiatura senza fronzoli,un rischioso controcanto retorico espresso nelle scene madri spesso sottolineate da musiche troppo ridondanti,quasi a voler rimarcare le intenzioni del regista.Comunque positivo il giudizio sul film,che andrebbe proiettato nelle scuole(ma chi ne ha il coraggio in una scuola che da sempre si ferma,nell'insegnare la Storia,ai primi del Novecento?)per raccontare di che sangue e di che assurdo cadere di uomini è anche fatta la Storia di questa Italia.Bellissima la scena in cui l'ufficiale ribelle Volonte',giunto davanti alle trincee degli austriaci esorta i soldati di tutte e due le fazioni a girare le armi contro i generali spietati che li mandano a morire con indifferente inumanita'.Indimenticabile l'odioso,demente generale Alai Cuny,reso con pietrosa aderenza dal bravo attore francese.
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