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Reportage di giovani modelle in un atelier svedese

Regia di Hans Billian vedi scheda film

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La recensione su Reportage di giovani modelle in un atelier svedese

di undying
4 stelle

Erotico tedesco a firma di Hans Billian, sceneggiatore e regista intenzionato a portare sullo schermo una commedia degli equivoci (con scambio d'identità della protagonista), vagamente piccante per la presenza di bellezze bionde in bikini. Il titolo italiano è a dir poco fuorviante.

 

locandina

Reportage di giovani modelle in un atelier svedese (1970): locandina

 

Impegnato nel settore commerciale, con un'attività che realizza bikini, Lorenz (Rudolf Schündler) incarica due dipendenti che si adoperano allestendo mostre con modelle scelte e fatte sfilare per la promozione dei prodotti. L'imprenditore ha intenzione di dare in sposa la bella figlia Renata (Michaela Martin) a Bobby Newman, un mecenate americano di affermata posizione economica. La ragazza, contrariata, fugge fino a nascondersi dietro altra identità, assumendo il posto di Christina (Rosemarie Lindt), la figlia di un albergatore che le ha concesso ospitalità.

 

scena

Reportage di giovani modelle in un atelier svedese (1970): scena

 

Una delle prime commedie erotiche dirette da Hans Billian, girata in una località termale della Foresta Nera (Baden-Baden) e molto audace per l'epoca (1970), pur se offre nudi castigati (in genere bikini e topless). In fatto di erotismo risalta Christel Gogoll nei panni di Sonja, la ragazza che indossando variegati costumi da bagno si toglie più volte il top sui titoli di testa, distraendo così la concentrazione dalla lettura del cast tecnico e artistico. Si distingue anche la teutonica Rosemarie Lindt, poi presente in un paio di film italiani (Salon Kitty di Brass, Eroi all'Inferno ed Emanuelle e Françoise di Joe D'Amato), qui con capigliatura insolitamente castana. Die fleißigen Bienen vom Fröhlichen Bock è un film oggi davvero mediocre - per non dire inguardabile - anche se a suo tempo ha avuto distribuzione discreta (apparendo nelle sale cinematografiche di Francia, Regno Unito e Italia). Giusto per curiosità segnaliamo che nei nostri cinema è arrivato tardivamente (solo nel 1978) con un titolo a dir poco inesatto (di cinque parole tre sono sbagliate): ancora una volta le svedesi non c'entrano, anche se i distributori nostrani sembrano ossessionati continuando a inserirle nei titoli, ma in questa specifica circostanza la distrazione è tripla, dato che non si tratta di un documentario e non s'intravede nemmeno l'atelier. 

 

downloadfile

Manifesto dell'edizione tedesca

 

Erotik-Aushangfoto-DIE-FLEI-IGEN-BIENEN-VOM-FR-HLICHEN-BOCK

Rudolf Schündler e Christel Gogoll

 

"La vista della prima donna con indosso due pezzi fu dirompente come l’esplosione della bomba atomica lanciata dagli USA sull’isola Bikini nell’arcipelago Marshall. Da qui la denominazione di bikini." (Tom Waits)

 

locandina

Reportage di giovani modelle in un atelier svedese (1970): locandina

 

F.P. 29/06/2020 - Versione visionata in lingua tedesca (durata: 85'04")

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