Regia di Jacob Chase vedi scheda film
Un film a mio parere da osservare attentamente sotto il profilo psicologico.
La storia è incentrata su un bambino autistico che per comunicare si avvale della tecnologia. Comunica attraverso lo smartphone ma nonostante questo, è in realtà molto solitario e alla costante ricerca di amici. Un giorno però, irrompe come dal nulla Larry che cerca un amico. Un personaggio dall'aspetto terrificante che nasce proprio dalla tecnologia e metterà a dura prova l'integrità mentale del bambino e dei suoi genitori.
Raccontata così frettolosamente, la trama di questo film può sembrare la solita storia horror rivisitata e devo dire che le critiche che ho letto non sono molto benevole ma ognuno di noi vede le cose in modo diverso, Personalmente l'ho trovato un buon film; certo non gli darei un 10 come voto, dato che a tratti è confuso e sembra che la storia non decolli ma se lo si guarda dal punto di vista psicologico, assume un significato diverso. Confesso di averlo visto due volte di seguito, proprio perchè con la prima visione probabilmente non avevo colto l'anima della storia. A chi non lo ha apprezzato, consiglio di rivederlo una seconda volta e scoprirete particolari che non avete notato nella prima visione o a cui non avete dato importanza. Non entro nel dettaglio perché peccherei di "spoiler" ma credo che il regista con questo film abbia voluto dare un messaggio molto importante, rivolto ai bambini ma a anche agli adulti. La solitudine in cui vive Oliver, (il bambino autistico protagonista) è significativa e lo porta a chiudersi in sè stesso sempre di più, purtroppo anche con il contributo dei genitori che forse non hanno ben chiaro cosa ha nel cuore e nella mente questo bambino. Poi arriva "Larry" e tutto cambia anche se in realtà questa presenza è pericolosa e spaventa ma avrà un ruolo fondamentale nel futuro di Oliver anche se durante il corso del film può sembrare il contrario.
In sostanza, penso che questo film dia da pensare e va visto non con la pretesa di visionare un capolavoro ma con l'ottica dello spettatore attento che coglie le sfaccettature e le allegorie che vi si trovano al suo interno.
Non si merita un 10 perchè a tratti è un po' troppo lento e confuso ma un 7+ sicuramente.
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