Regia di Stuart Rosenberg vedi scheda film
Mai mettersi in affari con un amico,tanto più se questi è un cretino e tende a combinare guai anche solo chiacchierando troppo:lo scopre presto l'ambizioso giovanotto Mickey Rourke che coltiva sogni di un posto al sole,rifiutando sdegnosamente lavori per sbarcare il lunario,portandosi dietro l'amico Eric Roberts,che puntualmente mette nei pasticci tutti e due,e quando i due organizzeranno una rapina assieme ad un ladro di mezza tacca più anziano di loro,la faranno ai danni di malavitosi che dettano legge nel loro quartiere,e venirne fuori sarà molto difficile senza danni. Diretto da un regista che è sempre stato lì lì per divenire un autore vero e proprio,quale Stuart Rosenberg,di cui questo fu l'ultimo film,"Il "Papa" di Greenwich Village" è un noir che presenta anche caratteristiche da commedia qua e là,con due giovani attori,all'epoca,molto grintosi affiancati da veterani come Kenneth Millan,Tony Musante e Burt Young:aperto e concluso dalla bellissima "Summer wind" di Frank Sinatra,propone due caratteri non simili che pagano ognuno i propri difetti,cercando in modo personale un riscatto nel finale,ad un passo dalla rovina.Dei due,quello che figura meglio è un Rourke che già suggeriva il carisma e la maniera di vestire il ruolo che si addice ad un attore di prim'ordine,mentre Roberts non convince fino in fondo.Il finale scanzonato,dopo aver portato il dramma molto vicino a compiersi,rende particolare la pellicola,che ha almeno un momento toccante:l'addio del vecchio ladro alla moglie,un abbraccio tra poveri cristi consapevoli di non aver avuto mai una chance da giocare.
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