Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Sarà anche Kubrick, ma nessuno può giudicare sulla fiducia un'opera. E subirsi due ore e mezza di tale mattone non aiuta a simpatizzare per il genio del regista americano. Troppo prolisso, privo di azione e perfino di dialogo per lunghissimi, interminabili minuti, e greve di simbolismi eccessivamente pretenziosi, quasi alla Lynch, ma con meno fantasia. Maschere, specchi, sogni, tutto fa brodo per dedicare una modesta parabola al ruolo predominante del sesso nella vita umana.
Un giovane medico benestante, sposato e con una figlia, reagisce concedendosi ad ogni donna al presentimento di un tradimento da parte della moglie. Comincerà un vortice di incontri segreti, orge, droga, prostituzione e, per finire, morte.
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