Regia di Martha Fiennes vedi scheda film
Puskin ha dato il soggetto che poi anche Tchaykowsky ha sfruttato in un' opera e da cui è stato tratto anche un balletto. La trama è ottima ed insolita, scevra di colpi di scena ed avventure, ma solo questioni di cuore, di psicologie e avarizia di sentimenti. La scenggiatura scava bene perché ha dalla ua sua un attore come Fiennes ed un volto come la Tyler. Gli esterni sono eccezionali e girati sul posto, mentre gli interni sono poca cosa e scadono sul televiso, un peccato non da poco, se si valuta il fatto che mezzo film era già in mano per meriti degli interpreti.
Onegin vive la sua vita balorda e dissennata con un animo ormai votato alla perdizione. Il suo cinismo non gli fa riconoscere il grande amore, che gli si ripresenterà dopo alcuni anni, ma ormai irrangiungibile
Musica giusta e magari sarebbe stata più valutata in un altro tipo di operazione
La sorella personaggio poco incisivo ed indeciso
L'amico con cui il protagonista si batte a duello, un personaggio discreto e romantico che però è vittima di una sceneggiatura approssimata
Un attore che ha il suo ruolo, ma che in fondo ha solo una partecipazione, significativamente limitata, da una scrittura riduttiva.
Il volto recita per lei, comunque sempre un'ottima attrice che si butta in operazioni sempre diverse
Recita in famiglia, fra sorella e fratello musicista (senza sommare che ha abache il frtaello attore, forse meno dotatto..!), un grande inteprete che merita un suo successo personale in tutta questa operazione.
Prima regia, che non è male come direzione di attori, ma che si lascia perdere in scelte troppo facili ed opache di direzione.
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